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Verso la deriva totalitaria?

La teoria della Formazione di Massa alla luce dell’esperienza pandemica (e soprattutto come uscirne)

Questo articolo ha soltanto lo scopo di fornire una visione generale sull’argomento, specificandone l’importanza. Per saperne di più visita la pagina dedicata al Totalitarismo.

Conoscere l’attuale sistema sociale dovrebbe essere uno tra gli obiettivi primari di ognuno di noi, dal momento che le nostre vite si sviluppano all’interno della società nella quale viviamo. Per questo è importante, anzi fondamentale, conoscere i meccanismi che attraverso una apparente “imprevedibile casualità” portano i governi mondiali – sempre più globalizzati – a dover restringere le nostre libertà individuali per il bene comune in una morsa costantemente sempre più serrata, secondo il principio causa – effetto. Partendo dall’esperienza delle restrizioni covid della narrativa pandemica, Mattias Desmet psicologo clinico, professore di psicologia presso l'Università di Ghent, Belgio, ha individuato i meccanismi secondo i quali le masse vengono condotte ad una visione totalitaria e di come queste siano la concausa più o meno inconsapevole dell'avvento del totalitarismo sistemico. Ma non solo. Alla fine di questo appassionante dossier, ricco di riferimenti documentali, comprenderemo quali sono le strategie sociali per scongiurare la deriva totalitaria e perché è di vitale importanza che queste vengano poste in essere fin da subito.

Buona lettura.

 

Nel febbraio 2020, in concomitanza con l’inizio della narrativa pandemica, il prof. Matthias DESMET, che vanta tra l'altro un master in statistica, iniziò a notare che nelle statistiche ufficiali sulle proiezioni delle morti da covid erano presenti grandi incongruenze ed errori elementari che gonfiavano a dismisura le statistiche creando ulteriori allarmismi, proprio per questo ingiustificati.

 

Nel giro di poche settimane, con l’aumentare degli allarmismi indotti dalla narrazione mainstream che imponeva esasperanti immagini della popolazione cinese che sveniva improvvisamente senza apparente motivo (e sempre tempestivamente soccorsa dalla polizia a pochi secondi dal verificarsi dell’evento, quasi la scena di un copione) e delle misure estreme imposte dal governo totalitario cinese, in una pletora di opinioni contraddittorie e contrastanti, assiste impotente alle misure radicali che dalla Cina vengono estese anche in Europa, in un crescendo di panico e notizie sempre più contrastanti tra la costruzione della narrativa di sistema e le voci dissonanti al sistema stesso.

Inizia così il percorso dello psicologo belga nel tentativo di contribuire a riportare la società ad un approccio razionale del problema e soprattutto a ridimensionarlne la portata, stante le statistiche e il fatto che la narrazione sistemica abbia creato un mostro di paura e panico abnorme rispetto alla realtà dei fatti.

 

In cosa consiste la teoria della “Formazione di Massa”

La Formazione di Massa è una teoria in campo psicologico comportamentale che studia la formazione della società totalitaria attraverso i comportamenti delle masse che, al fine di mitigare una sofferenza psicologica causata da panico sociale diffuso, generato da un elemento scatenante globale opportunamente veicolato, si rifugiano nella narrazione costruita dal sistema stesso quale unica soluzione al problema "scatenante", accettando incondizionatamente tutte quelle soluzioni intrusive della persona che il Sistema impone come necessità imprescindibile, dietro la promessa di risolvere la causa che ha scatenato il panico iniziale.

Nell’evoluzionedell’intero processo si assiste al cambiamento radicale dei rapporti sociali con un progressivo annullamento dell’individuo in favore dell’idea di gruppo al centro della società, seguendo le fasi di sviluppo secondo lo schema: panico sociale – narrazione sistemica – ipnosi sociale – formazione di massa – sistema totalitario. .

L'intero processo è ben spiegato nella teoria della formazione di massa che DESMET analizza ed espone, con ampi esempi, nel suo libro “Psicologia del Totalitarismo”

 

Perchè capire è importante per la vita sociale degli individui?

Il monito che scaturisce dall’analisi di questo processo psicologico è che le masse vengono indottrinate di continuo dal sistema sociale che pretende di sostituirsi al pensiero individuale; conseguentemente vi è la tendenza ad abbandonare un senso critico, tra l'altro poco sviluppato, fin dall’inizio della narrazione in favore delle informazioni diffuse dal mainstream, dai mezzi di informazione ufficiale che si dimostrano essere sempre allineati alla narrativa sistemica, secondo le ormai note tecniche di indottrinamento di massa già applicate fin dai tempi del nazismo dal ministro della propaganda Goebbels.

Ma, come ogni problema, esiste  la soluzione che, quantomeno nella fase iniziale e prima che il processo di formazione di massa divenga irreversibile con la nascita dello Stato Totalitario, passa attraverso il coraggio e l’amore per la verità: le voci dissonanti.

Sono queste "voci" secondo DESMET, il quale riprende in un certo senso le conclusioni sul Totalitarismo di un'altra famosa studiosa, l'israeliana Hanna ARENDT, secondo cui non ci si può arrendere nei confronti di qualsivoglia forma di indottrinamento di regime, ma occorre contrapporre a tale narrazione sistemica evidenze e realtà ineccepibili attraverso il continuo confronto esponendo senza sosta la verità dei fatti in oppossizione alla retorica della narrazione.

Questo articolo ha soltanto lo scopo di fornire una visione generale sull’argomento, specificandone l’importanza. Per saperne di più visita la pagina dedicata al Totalitarismo.

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