STRANI ANTICHI SCRITTI PERDUTI di Massimo Gottini

"Mi chiamo Massimo, sono sempre stato un artigiano nel settore dell’arredamento a capo di una buona azienda precedentemente avviata dai miei genitori nel 1961 a Milano. 

La copertina del libro
La copertina del libro

Con un avviamento del genere, il “parco clienti” era di una quantità e varietà tali che, alcuni di loro era come fossero diventati zii acquisiti, avendomi visto crescere sin da bambino piccolissimo.

Il rapporto di cordiale amicizia era veramente piacevole al punto che, per determinati piccoli lavori di manutenzione non chiedevo neanche compenso economico, 

essendo più che sufficienti un caffè ed una chiacchierata amichevole a pagare il “disturbo”. 

 

Tra questi ne ricordo uno in particolare, che chiamerò “il Comandante”, così soprannominato per la sua passione a reperire e collezionare oggettistica militare di tutte le epoche, ma anche sculture, soprammobili, libri, antichità. Aveva fatto della sua casa un piccolo magazzino pieno oltre ogni limite di tutti questi oggetti tale a sembrare più un ordinato museo che un’abitazione. A saldo di un piccolo lavoro eseguitogli anni fa (a pagamento non richiesto) mi ha ceduto uno scatolone di cartone il cui contenuto  ...



Esattamente con queste parole che inizia"Strani antichi scritti perduti", il libro di Massimo (Max) Gottini edito da Youcanprint.it e da qualche tempo presente anche tra gli scaffali della Libreria Rizzoli.

 

Una storia sicuramente affascinante con elementi degni di un Best Seller.

Un trafficante di antichità, Tito Caio Parri, stanco di quella vita che comunque gli ha conferito tanta ricchezza e fama (quantomeno in tale ambito) ha documentato, in oltre vent'anni di attività illecita di traffico e ricettazione di reperti archeologici, tutti quei ritrovamenti insoliti, annoverabili tra le 'anomalie archeologiche'.

 

Parri raccoglie una mole di materiale tra fotografie, filmati e fotocopie di quei reperti che per l'archeologia ufficiale, semplicemente, non potrebbero e non dovrebbero esistere.

Ma il mondo dei trafficanti di antichità può essere tremendamente spietato con chi non rispetta la "regola d'oro": mai lasciare tracce dei reperti trafficati e soprattutto mai fare nomi.

Parri ne è più che consapevole, sa che l'esistenza di questa mole documentale, semplicemente, decreterebbe la sua fine; ci sono troppe persone importanti, potenti, che hanno mezzi a volontà per evitare spiacevoli pubblicità.

Decide quindi di distruggere i filmati, fotocopie e videoregistrazioni.

Non tutto però va perduto.

Parri risparmia quella mole di appunti, evidentemente presi durante le varie campagne di scavo che svolge in tutto il mondo a partire dagli anni '70, che costituiscono l'unica testimonianza, seppure indiretta, di quel mondo nascosto che è il traffico di antichità; un mondo parallelo e misterioso che conduce alle insondabili collezioni private di tutto il mondo. 

Alterando i nomi reali dei vari trafficanti (tra cui il suo), dei luoghi e, più in generale, di tutti quegli indizi diretti, utili ad una eventuale ricostruzione dei vari ritrovamenti, Parri raccoglie gli appunti così modificati, che presto finiscono con il confluire nell'immenso mercato delle curiosità e delle stranezze; forse in qualche bancarella, oppure tra il chiaroscuro dei polverosi scaffali di qualche rigattiere. Non è dato sapere di più.

 

Sta di fatto che un giorno, non si sa bene come, il faldone con gli appunti termina tra le mani di un militare in pensione con l'evidente passione per le antichità e ancor più per le 'stranezze'; nel libro viene indicato come il "Comandante", un vecchio cliente del negozio che, a seguito di un piccolo lavoro, dona a Max un polveroso faldone pieno di quegli strani appunti intenzionalmente alterati dal Parri. 

Max se ne dimentica per lungo tempo, riponendo il tutto nello sgabuzzino della propria abitazione. Passano gli anni e con tutta probabilità l'anziano eccentrico, il Comandante, muore. Finché un giorno... 

 

Misteri, Fantarcheologia, traffico di antichità, sedute medianiche; il libro, degno di una puntata di Mistero interamente dedicata, è l'insieme di tutti questi argomenti certamente affascinanti e al limite della fantascienza.

Verità o bufala che sia, in ogni caso "Strani antichi scritti perduti" è un libro che gli appassionati di genere troveranno interessante e che offre davvero tanti spunti di approfondimento.

 

Personalmente la lettura di questo libro, ha rappresentato per me un'appassionante sfida volta a scoprire se il testo fosse la solita raccolta di bufale editoriali a fini commerciali oppure se davvero rappresentasse l'autentica testimonianza di reperti sconosciuti, portatori di una consapevolezza superiore, evidentemente negataci e finita in chissà quali collezioni private.

 

Davvero Tito Caio Parri (o chiunque si celi dietro questo nome) ha lasciato una 'traccia' nel tentativo di offrirci un'opportunità di squarciare il velo di mistero per raggiungere una conoscenza superiore?

 

Lo stesso Max, con il quale ho passato ore a parlare su skype del libro, nel tentativo di smascherare un'eventuale, ennesima bufala editoriale, non ha mai fatto mistero circa le sue perplessità asserendo candidamente di essersi limitato a trascrivere quanto riportato nei polverosi appunti che gli vennero donati a suo tempo, negli anni '90. 

 

Così l'ho fatto, ho raccolto la sfida del Parri, partendo dagli indizi (e ce ne sono tanti) sparsi qua e là nel libro sono arrivato alle mie personali conclusioni. Attraverso un viaggio avventuroso, in un mondo misterioso e sconosciuto ai più, servendomi di uno studio approfondito, di indagini. E' stato un percorso lungo ma alla fine ho saputo che cosa si cela dietro questo libro.

 

Oggi dopo quasi due anni da quando, nel giugno 2013, terminai la lettura di "Strani Antichi Scritti Perduti", ho trovato le risposte sulla presunta autenticità dei fatti narrati nel libro, sulle motivazioni che portarono alla redazione degli appunti, alla vera identità che si cela dietro i nomi fittizi (a volte palesemente alterati) di alcuni protagonisti.

Naturalmente queste sono le mie considerazioni personali, frutto di studi e ricerche approfondite, che mi hanno consentito di comprendere cosa si celi dietro tutta questa appassionante vicenda. 

 

Lascio quindi, a tutti coloro i quali decideranno di cimentarsi nella lettura di questo misterioso e appassionante libro, la possibilità di trovare la verità.

 

Marco Lucisani 22.02.2015